Rossi: "Sarei dovuto arrivare secondo"

Il pilota Yamaha: "Essere primo dopo due gare non conta molto"

1428918149335_463494706.jpgMarc Marquez ha celebrato in Texas un altro giorno perfetto.

Il campione del mondo in carica va particolarmente d'accordo con le piste statunitensi, da sempre. Oltre alle tre vittorie consecutive nel Gp degli Stati Uniti, c'è da ricordare la vittoria di Laguna Seca nel 2013, gara nella quale Marquez replicò ai danni di Valentino Rossi, il famoso sorpasso del 'Dottore' a Casey Stoner.

"Sono sempre andato forte negli Stati Uniti, è vero - ha detto Marquez - sarà per il fatto che ci sono molte curve a sinistra che a me piacciono molto, o perché vengo dal track e quindi sono più abituato. A parte questo, la vittoria di Austin è per me una conferma delle nostre potenzialità. Dopo il Qatar mi era rimasto un tarlo su quale fossero veramente le mie potenzialità dopo l'errore in partenza che ha condizionato la mia prima gara dell'anno. Il fatto di essere riuscito a fare il mio ritmo in questo Gp è la conferma che siamo a posto".
   
Una gestione della gara magistrale per il pilota della Honda, che è riuscito a creare un buon margine alle proprie spalle, mentre tutti gli altri avevano problemi di gomme evidenti. "Dopo essere andato in testa - ha detto Marquez - ho tirato per prendere del margine, poi quando avevo sui tre secondi di vantaggio ho amministrato per non rovinare l'anteriore e ha funzionato".
   
Se Marquez è tornato, c'è da notare che sono arrivate anche le Ducati, sempre più costanti nelle posizioni che contano. "E' stata una gara molto tirata - ha detto, a proposito, Andrea Dovizioso, secondo ad Austin - la gestione delle gomme era fondamentale. Fortunatamente sono riuscito a evitare una collisione con Valentino che ha frenato un po' troppo alla curva 2, ma anche lui era in difficoltà con le gomme. La moto va sempre meglio ma, per essere all'altezza della Honda e della Yamaha, ci manca veramente poco in termini di accelerazione e frenata".

Dovizioso è costante e veloce, suo il secondo posto provvisorio in campionato, staccato da Valentino Rossi solo di punto in classifica. "Con tutto il rispetto per Dovizioso - ha detto Marquez - credo che l'avversario per me sia Rossi. E' quello che ha più esperienza di tutti e poi è in una forma splendida su una Yamaha molto competitiva".

A sentire parlare Marquez, Lorenzo sembra quello già tagliato fuori dalla lotta mondiale. "Non toglierei assolutamente Lorenzo dai giochi - ha detto Valentino - siamo solo alla seconda gara e qui Lorenzo ha faticato parecchio. Jorge è uno di quelli che può dire la sua, è molto forte sulla M1".

Rossi lascia gli Stati Uniti da leader del mondiale, con un podio che non lo soddisfa al massimo. "La leadership del  campionato dopo solo due gare - ha detto Rossi - non è una cosa alla quale tenere molto: ci sono ancora 16 gare. Questo, in effetti, poteva essere un week-end migliore, solo che avrei dovuto finire davanti a Dovizioso. Invece è stata una gara difficile, dove ero al limite con le gomme. Ho usato la mescola extra-hard ma, per andare più forte, avrei dovuto usare la extra-extra-hard. Quello che mi soddisfa è vedere come la nostra moto sia cresciuta, mai prima d'ora infatti avevo fatto un risultato così ad Austin. Adesso andiamo in Argentina, circuito che mi piace molto per il suo layout, spero solo l'asfalto sia in condizioni migliori dello scorso anno".

Una nota positiva ancora per i colori italiani arriva dall'Aprilia che conquista il primo punto mondiale dal ritorno alla MotoGp grazie al 15/o posto di Bautista.

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  • pubblicato13.04.2015
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